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| Bologna, rissa fra Bombardini e Gimemez
Botte di fine anno durante una partitella d'allenamento. Il fantasista ha rimproverato il compagno e ha simulato di colpirlo con una testata. La reazione: destro e sinistro sul viso
BOLOGNA, 31 dicembre - Le sedici e venti di un pomeriggio grigio a Casteldebole, la partitella tra il Bologna e la squadra Allievi sta per finire. Davide Bombardini e Henry Damian Gimènez giocano nella stessa squadra, ma ecco che in pochi attimi diventano avversari. Cosa succede? Succede che Bombardini si sovrappone a Gimènez sulla fascia sinistra ma l’uruguaiano non gli passa il pallone, il trequartista di Imola che da un annetto fa il difensore esterno gli rimarca l’errore con rabbia e mentre risale il campo (almeno a sentire coloro che hanno assistito all’episodio) ecco che lo minaccia mimando di dargli una testata. Chissà cosa frulla in quell’istante nella testa del ragazzo uruguaiano, che non ci pensa su neanche un attimo e si avventa contro Bombardini colpendolo con due pugni sul volto. Bombardini reagisce, ma già ha addosso alcuni rossoblù, accorsi per dividere i due. Franco Colomba è in campo, ai bordi nei pressi della panchina ci sono il consigliere ed ex direttore generale del Bologna Pier Giovanni Ricci e il direttore sportivo rossoblù Fabrizio Salvatori (e sulla tribunetta una trentina di tifosi), che quando si rendono conto di quello che è accaduto il gong è già suonato. Fine della partitella? No, Colomba la fa proseguire e sia Bombardini che Gimènez continuano a giocare, anche se è facile intuire con quale stato d’animo. Un’annotazione: il patron Renzo Menarini aveva lasciato il centro tecnico di Casteldebole da una mezzoretta, dopo essersi intrattenuto con Salvatori e Colomba e aver scambiato due battute anche con Di Vaio.
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