| Rossi domina, Stoner cade subito In Qatar parte la MotoGp delle sorprese Secondo Lorenzo, poi Dovizioso che batte in volata un rinato Hayden.Quando Stoner è caduto, al quinto giro, aveva già un grande vantaggio sugli inseguitori
In moto sul carro attrezzi: così il vincitore del Gp del Qatar, Valentino Rossi, è tornato ai box. Sembrava una delle solite gag del funambolo di Tavullia e invece no: Valentino aveva solo finito la benzina dopo aver tagliato il traguardo. Un modo spettacolare per chiudere una gara ancora più spettacolare perché fin dalla prima curva i duelli non sono certo mancati. Peccato solo che in questi duelli sia mancato proprio Stoner che si è 'asfaltato', come dicono i piloti, dopo appena cinque giri. Motivo? Pura ingordigia: allora Stoner aveva un vantaggio enorme, già 2,4 secondi sui suoi inseguitori, ma evidentemente ne voleva ancora di più...
Peccato, per lui, e per lo spettacolo che, in ogni caso, non è certo mancato: secondo è arrivato Jorge Lorenzo dopo una furibonda rimonta, mentre al terzo posto si è piazzato Andrea Dovizioso con la Repsol Honda Hrc che è riuscito a battere al fotofinish la Ducati di Nicky Hayden. Va detto però che, a proposito dell'atteso duello Rossi-Stoner, da quello che si è visto nei primi giri, lo scontro all'arma bianca fra i due non ci sarebbe mai stato: Stoner ha dimostrato subito di avere un passo notevolossimo. E il suo distacco iniziale va anche considerato alla luce della sua orrenda partenza visto che si è fatto passare prima da Pedrosa, poi da Hayen e Rossi, il tutto prima ancora di impostare la curva: un disastro per chi parte dalla pole... Eppure Stoner in un baleno si è rimangiato tutti e si è piazzato in testa, fino al quinto giro, però.
Alla fine insomma ci siamo ritrovati con due piloti italiani sul podio, ma la gara mostra anche altri motivi per festeggiare: la Honda non è un bidone come sembrava nei test invernali (non sente le regolazioni, è inguidabile, ecc.); Hayden non è un paracarro ma un grande pilota, capace di infiammare il pubblico e di duellare a lungo con i piloti più forti e Ben Spies, fresco arrivo in MotoGp dalla Superbike è un pilota che può competere subito con i top rider. Tutte garanzie di un campionato da "Rec Play", dalla prima all'ultima gara.
Per il resto solite conferme: Lorenzo va come un razzo, Capirossi non sente l'età, Dovizioso è il pilota Honda più in palla e Pedrosa il migliore in partenza. Ah, dimenticavamo: Rossi è sempre l'uomo da battere. Un dettaglio che per i suoi avversari ormai è un vero incubo...
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