| Sarà perché forse ci son nata, sarà perché mio fratello mi ha cresciuta a pane e Maradona, sarà... ma io quando vedo gli azzurri giocare ho le fitte allo stomaco come per il secondo amore, eh si perché il primo è stato il Napoli. Immaginate adesso una ragazza piccolina infondo, bassina con il viso angelico e la voce dolce, immaginatela allo stadio ad urlare in mezzo ai tifosi (concesse anche le dovute male parole!), immaginatela con la tuta del napoli ed il corriere sotto braccio andare al bar e conversare con i ragazzi di calcio; pensatela sul divano di casa, sospesa, perché ogni secondo si alza, urla, strepita e prende a pugni il divano imprecando contro l'arbitro e via dicendo; immaginatela in mezzo a milioni di spettatori, nelle curve, in mezzo agli altri malati come lei, immaginatela urlare, incitare, soffrire, fremere, emozionarsi perché ogni Singolo spettatore presente allo stadio, quasi sicuramente, sente le medesime cose che sente lei. Infondo è questa la grandezza dello sport e non dovremo smettere mai di ricordarla. Non so voi ma quando sono allo stadio e penso che tutte quelle persone provano lo stesso sentimento per gli stessi colori mi trema la voce e mi vengono i brividi, come quando lessi il "TI AMO" della curva, parlava esattamente di questo. L'amore per la propria squadra è uno dei pochissimi amori in cui una delle parti in causa del rapporto non è un Singolo ma una città intera, milioni di persone in tutto il mondo. Sarà che quando tutto va male il Napoli è un'ancora per molti, sarà che quando tutto va bene è la ciliegina sulla torta, una vera soddisfazione invade il petto di noi tifosi; sarà che mi rende felice quando lo guardo; sarà che non potrei stare senza, ma a volte mi chiedo se sono normale, se è anomalo che io sia con un sorriso gigantesco spalancato sui replay della partita e sulle news del web. Eppure se fosse, quell'aliena biondina, che gridava "E' lunedì che umiliazione..." sono proprio io e sono contentissima e fiera di esserlo. Sempre Forza Napoli!!!!
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