S.PAOLO

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enzo7169
view post Posted on 18/9/2009, 21:01




Duecento chili di materiale esplosivo nascosti nel garage dello stadio San Paolo
NAPOLI, 18 settembre 2009 - Duecento chili di materiale esplosivo nascosti nel garage dello stadio San Paolo. L'ingente quantitativo, composto principalmente di fuochi pirotecnici è stato scovato dalla Polizia di Napoli. Nel corso delle perquisizioni le forze dell'ordine hanno arrestato il custode della struttura sportiva, Salvatore Volpe, 59 anni.

I fuochi, secondo quanto hanno spiegato gli artificieri della polizia, avrebbero potuto provocare notevoli danni a causa dell'elevata potenza degli esplosivi, stoccati insieme ad altro materiale infiammabile come plastica e stoffe. Gli accertamenti condotti dalla Digos sono ora finalizzati ad accertare in che circostanza i fuochi sarebbero stati utilizzati e se sussistono legami con gruppi ultrà del tifo partenopeo.
 
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19francesco83
view post Posted on 19/9/2009, 02:54




Stà cosa ha dell'incredibile ......
tutti noi abbiamo sempe saputo che i petardi arrivavano giorni prima......adesso purtroppo la conferma......

 
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enzo7169
view post Posted on 20/9/2009, 19:45




Ora è un San Paolo blindato
NAPOLI Un San Paolo blindato. Nel pieno rispetto dei dettami del Gos, ovvero dell’organismo che è deputato all’organizzazione della sicurezza delle partite interne del Napoli in questa stagione. Paolo Esposito, il nuovo responsabile, al debutto in occasione della partita contro l’Udinese, ha insistito proprio su questo aspetto: più agenti all’esterno dell'impianto e, soprattutto, più controlli dentro e fuori l’impianto di Fuorigrotta.
 
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19francesco83
view post Posted on 21/9/2009, 02:32




Dopo rubato ........blindiamo .....
 
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Giuseppe-82
view post Posted on 21/9/2009, 12:46




SPERIAMO CHE I CONTROLI VENGANO ESEGUITI CON SERIETà..............
 
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19francesco83
view post Posted on 21/9/2009, 14:48




Caso San Paolo, le vergognose condizioni igieniche dei bagni. E in Tribuna Nisida manca ancora quel sediolino




Continua l'inchiesta di Tuttonapoli.net sul gigante dai piedi d'argilla, quello stadio San Paolo una volta cattedrale del calcio azzurro, che versa oggi in condizioni disastrate, grazie ai mancati interventi ordinari e straordinari che Napoli e Comune di Napoli avrebbero dovuto assicurare e che invece colpevolmente tardano a realizzare.

I BAGNI - Alcuni, soprattutto nel settore Distinti, versano in condizioni igieniche vergognose. Lo si può notare sin dall'apertura dei cancelli: avvicinandosi, si sente un olezzo di escrementi liquidi e solidi venir fuori.

In una struttura pubblica è davvero incredibile dover assistere a questi spettacoli. A questo si aggiunga che anche la pulizia dell'intero stadio lascia a desiderare: sabato, prima della gara con l'Udinese, i sediolini e gli spazi antistanti erano ancora sporchi di carte, plastica, lattine e quant'altro.

LA RETE - Nei giorni scorsi il Consigliere Comunale Ambrosino aveva lanciato un allarme: il Napoli potrebbe far installare una rete tutt'intorno agli spalti dello stadio, per evitare che il lancio di oggetti e di bottigliette possa arrecare ulteriore danno, sia in termini economici (sono davvero tante le multe che la società ha dovuto pagare sino ad ora) sia in termini sportivi (non poter avere i tifosi per un'eventuale squalifica rappresenterebbe una grossa difficoltà per la squadra). Il problema è che questa rete potrebbe peggiorare una visuale che da alcuni punti degli spalti è già pessima. Prima della partita con l'Espanyol, ne fu installata una prima porzione al confine tra la Curva B e i Distinti. Ecco le foto:

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Come si può notare, la visuale attraverso la rete è più scura rispetto al normale.



IL SEDIOLINO - Nella scorsa puntata (clicca qui per leggere) raccogliemmo lo sfogo di un nostro lettore, che in una foto inviata in redazione ci faceva notare come il sediolino per il suo posto fosse stato divelto dalla Tribuna Nisida, cosa che lo aveva costretto ovviamente a guardare in piedi la partita tra Napoli e Livorno. L'Assessore allo Sport del Comune di Napoli, Alfredo Ponticelli, intervenendo a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live si scusò pubblicamemente con questo tifoso, e assicurò che avrebbe fatto di tutto: per Napoli-Udinese questo problema sarebbe stato risolto. Ebbene, sono passate poco più di due settimane, ma il nostro lettore, sabato pomeriggio, recatosi allo stadio per assistere a Napoli-Udinese, ha trovato ancora la struttura di ferro senza il sediolino sopra.

IL NOSTRO SONDAGGIO - Ritenete giusta l'ipotesi di costruire un nuovo stadio a Napoli? Avete votato in tanti (4293) e la maggioranza (2525) ha espresso parere favorevole all'ipotesi di costruire un nuovo stadio, contro i non pochi comunque (1768) che preferirebbero invece che il San Paolo fosse rimodernato. Due anime contrastanti dunque, che nel piccolo di questo sondaggio rispecchiano forse in pieno la volontà dei tifosi azzurri. L'impianto di Fuorigrotta è visto come un simbolo, lo stadio dove ha giocato Maradona, lo stadio nel quale e grazie al quale il Napoli ha vinto due scudetti. Obbiettivamente però, così com'è ora più che una risorsa si tratta di una zavorra. Si prenda una decisione dunque: se si decide di fare un restyling serio, si persegua nella scelta, pur se ciò dovesse arrecare qualche momentaneo problema al Napoli e ai suoi tifosi. Ma nella città delle mille contraddizioni, la cosa più semplice sarà come sempre quella di scegliere...di non scegliere.



Fonte: Tutto Napoli

Foto del bagno non messe.........
 
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@ndrew_neapolis88
view post Posted on 21/9/2009, 17:15




ma solo da noi succedono ste cose? -_-
ha davvero dell'incredibile sto fatto.....!!!!
quando le cose si devono fare o SI FANNO BENE o NON SI FANNO PROPRIO.......
anke se rikiede tempo e denaro sia a noi tifosi ke al Napoli io sono favorevole alla restaurazione completa dello stadio.....
 
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19francesco83
view post Posted on 21/9/2009, 17:58




Il problema che ne il Comune di Napoli ne il Delaurentiis vogliono cacciare €uro per ristrutturare e riammodernare il nostro caro San Paolo.......

Per me il San Paolo è il tempio del calcio,ma per come si è ridotto e per la scarsa manutenzione negli anni,penso sia giusto costruire un nuovo stadio più funzionale.
A dimenticavo nel costruire un n uovo stadio bisogna poi valutare bene la logistica......parcheggi ecc ecc...
 
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enzo7169
view post Posted on 24/9/2009, 07:32




San Paolo il Comune getta la spugna
«Il Comune non ha più i fondi per costruire e gestire stadi: bisogna decidere con De Laurentiis il destino del San Paolo», ha spiegato il sindaco Iervolino in occasione del Consiglio comunale andato in scena martedì. E qui entra in ballo un retroscena estivo: il presidente azzurro, infatti, aveva già palesato l'intenzione di rilevare la titolarità dell'arena napoletana.

De Laurentiis lavora a questa operazione da tempo, e la dichiarazione del sindaco potrebbe fungere da volano per tramutare il sogno in realtà. Sì, il produttore sogna di diventare il proprietario del San Paolo: per sempre o magari per 50 o 99 anni, a seconda dell'istituto giuridico prescelto per la transazione.

Il progetto è interessante: uno stadio moderno, all' inglese o all'americana, senza pista d'atletica, un anello unico e bar, negozi, ristoranti, cinema e spazi culturali. De Laurentiis verserebbe un corrispettivo simbolico al Comune e si accollerebbe il restyling e la gestione del San Paolo (i costi annuali, attualmente, si aggirano intorno ai 4 milioni di euro). Da valutare le modalità d'intervento, così da non privare la squadra e il pubblico dello stadio per un lungo periodo (lavori settoriali?). Napoli e Comune potrebbero incontrarsi già domani.
 
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enzo7169
view post Posted on 15/10/2009, 11:00




Cittadella San Paolo, il 'nuovo' stadio tra ristoranti, bar e area shopping
NAPOLI - Chi ha speso in ventisei mesi centoventisei milioni per l’acquisto di giocatori è un imprenditore che ha lavorato molto in prospettiva: ha ridato dignità ad un club precipitato molto in basso, ha ricostruito squadra, società e ha creato attorno al Napoli, quarto bacino di utenza in Italia, un giro di affari che un’azienda che si rispetti deve avere.

Ad Aurelio De Laurentiis finora è mancato un tassello nel business- Napoli, probabilmente perchè la decisione non era di sua esclusiva competenza: lo stadio San Paolo, un mostro di cemento abbandonato al degrado e privo di qualsiasi funzionalità, è l’impianto sportivo più brutto d’Italia, dove il terzo anello è chiuso da anni e l’agibilità è consentita di volta in volta, al minimo delle condizioni.

Patron Aurelio ha ben studiato la legge Crimi - passata alla Camera e in attesa di approvazione in Senato - che di fatto accelera la costruzione degli stadi e ai suoi architetti ha già commissionato un progetto per la (ri)costruzione del San Paolo. Non avendo la gestione completa della struttura, si è relazionato con il Comune di Napoli e le volontà, per ora, sembrano convergere nella stessa direzione. «Voglio un San Paolo nuovo, una struttura moderna e all'avanguardia », ha detto De Laurentiis. Un San Paolo nel San Paolo, che però sarebbe riduttivo identificare nel campo da gioco, magari con la sola esclusione della pista di atletica, gli spalti nuovi, le tribunette e un manto erboso da far invidia all’Inghilterra.

Perchè De Laurentiis di mestiere fa l’imprenditore e dieci anni fa già parlava di stadio virtuale, termine che oggi è addirittura abusato. Dal virtuale al reale il passo è breve, assicura il presidente. «Soprattutto se partiamo dal presupposto che allo stadio devono andare i bambini e le famiglie. Se ci abituiamo all’idea che lo stadio ha soltanto come funzione occasionale quella delle partite di calcio e che invece vive, pulsa, sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro di attività collaterali, riuscimao realmente a guardare avanti». Ristoranti, bar, area shopping. E persino un albergo. Così l’imprenditore De Laurentiis guarda al San Paolo.

Un business che garantisca ammortamento degli investimenti nell’arco di un decennio. «Operazione non facilissima - sottolinea il patron - che deve tener conto di una serie di variabili, che attengono sì alla redditività dell’operazione, ma alla crisi economica, ai decreti attuativi delle diverse leggi. Al completamento di tutte le autorizzazioni possibili da parte di sovrintendenze e altri organi». La concertazione con il Comune di Napoli è fondamentale. Per ora, carta bianca. Almeno così pare. De Laurentiis può abbattere e ricostruire il San Paolo, può a avere a disposizione quasi centomila metri quadri, sapendo di dover tener conto che quarantasettemila andranno «riservati» alla mobilità e ai parcheggi.

Il Comune «concede» aree vicine allo stadio - per lo più nella zona di piazzale Tecchio - per un progetto mai realizzato prima da alcun privato. «Sono un imprenditore - aggiunge il presidente - e voglio lasciare la mia impronta a Napoli anche realizzando la città dello sport. Ma non aprirò i cantieri senza che sia tutto completamente approvato e garantito, senza che non abbia studiato le variabili attorno al progetto». Allora, la burocrazia rallenterà tutto? «Il mio impegno di imprenditore c’è.

Ma dovremo preoccuparci, in concomitanza con l’abbattimento del vecchio stadio e l’apertura dei cantieri nella zona, di trovare un’area dove si possa costruire uno stadio prefabbricato che temporaneamente ospiti le partite. Se i tempi sono quelli di tre, quattro anni, mi auguro che siano gare europee». Il Comune dovrà fare uno sforzo e troverà l’area. Il project financing di De Laurentiis è vincente già sulla carta. L’occasione non va sprecata.
 
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enzo7169
view post Posted on 15/10/2009, 15:13




Ecco nel dettaglio il progetto di De Laurentiis per costruire il nuovo San Paolo
Aurelio De Laurentiis ha ben studiato la nuova Legge Crimi sugli stadi - passata alla Camera e in attesa di approvazione in Senato - che di fatto accelera la costruzione degli stadi e ai suoi architetti ha già commissionato un progetto per la (ri)costruzione del San Paolo. Non avendo la gestione completa della struttura, si è relazionato con il Comune di Napoli e le volontà, per ora, sembrano convergere nella stessa direzione.

Ristoranti, bar, area shopping. E persino un albergo. Così l'imprenditore De Laurentiis guarda al San Paolo, secondo quanto riferisce il Corriere del Mezzogiorno. Un business che garantisca ammortamento degli investimenti nell'arco di un decennio. «Operazione non facilissima - sottolinea il patron - che deve tener conto di una serie di variabili, che attengono sì alla redditività dell'operazione, ma alla crisi economica, ai decreti attuativi delle diverse leggi.

Al completamento di tutte le autorizzazioni possibili da parte di sovrintendenze e altri organi». La concertazione con il Comune di Napoli è fondamentale. Per ora, carta bianca. Almeno così pare. De Laurentiis può abbattere e ricostruire il San Paolo, può a avere a disposizione quasi centomila metri quadri, sapendo di dover tener conto che quarantasettemila andranno «riservati» alla mobilità e ai parcheggi.

Il Comune «concede» aree vicine allo stadio - per lo più nella zona di piazzale Tecchio - per un progetto mai realizzato prima da alcun privato. «Sono un imprenditore - aggiunge il presidente ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno - e voglio lasciare la mia impronta a Napoli anche realizzando la città dello sport.

Ma non aprirò i cantieri senza che sia tutto completamente approvato e garantito, senza che non abbia studiato le variabili attorno al progetto». Allora, la burocrazia rallenterà tutto? «Il mio impegno di imprenditore c'è. Ma dovremo preoccuparci, in concomitanza con l'abbattimento del vecchio stadio e l'apertura dei cantieri nella zona, di trovare un'area dove si possa costruire uno stadio prefabbricato che temporaneamente ospiti le partite.

Se i tempi sono quelli di tre, quattro anni, mi auguro che siano gare europee». Il Comune dovrà fare uno sforzo e troverà l'area. Il project financing di De Laurentiis è vincente già sulla carta.
 
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enzo7169
view post Posted on 16/10/2009, 08:10




Nuovo San Paolo Il Comune ha già le prime bozze
NAPOLI L’Italia è la più autorevole candidata all’organizzazione dell’Europeo 2016, ma la posizione di Napoli, e dunque del San Paolo, è molto delicata. Tanto per essere chiari, allo stato attuale lo stadio di Fuorigrotta non soddisfa i parametri Uefa: secondo un calcolo approssimativo, servirebbero 100 milioni di euro per un restyling e 200 per raderlo al suolo e ricostruirlo. Disegni al vicesindaco Aurelio De Laurentiis ha detto di puntare a un San Paolo nuovo: «Voglio creare una struttura moderna. Voglio ristrutturare l’impianto: la nuova legge apre scenari interessanti ».

Il disegno di legge sugli stadi, approvato all’unanimità in Commissione istruzione al Senato e in attesa di passare al vaglio della Commissione cultura della Camera, che disciplina il capitolo degli stadi di proprietà dei club, prevedendo finanziamenti e corsie preferenziali in vista dell’Europeo. Il progetto del presidente, però, è in realtà un investimento che prescinde da Italia 2016: il presidente vuole trasformare il San Paolo in uno stadio più piccolo e ultramoderno, con esercizi commerciali, comfort e infrastrutture di ogni tipo. «Ho 7 architetti al lavoro», ha precisato. Le prime bozze sono state consegnate al vicesindaco di Napoli, Santangelo, ma tutto è in divenire. Il primo passo, fondamentale, sarebbe una concessione pluriennale dello stadio al Calcio Napoli. Non c’è neanche quella, per il momento.
 
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19francesco83
view post Posted on 17/10/2009, 10:22




Io sono a favore di questo ammodernamento del San Paolo
io sono il 1 a dire che è il tempio del calcio ......ma attualmente cade letteralmente a pezzi!

Avere uno stadio ristrutturato modermo a norma di tutte le varie leggi,ed in più poterlo vivere 7 gg u 7 potendolo visitare ecc ecc a voi nn piacerebbe?
 
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Giuseppe-82
view post Posted on 17/10/2009, 13:12




si' condivido sarebbe l'ideale.....
 
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ladyquagliarella
view post Posted on 17/10/2009, 18:34




se l'idea di de laurentis diventà realtà compro casa a fuorigrotta.....A parte gli scherzi sarebbe un ottima idea...finalmente il Napoli e i suoi tifosi potranno avere quello che meritano e cioè uno stadio sicuro e ultramoderno
 
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130 replies since 9/7/2009, 13:31   1334 views
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