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| La resurrezione di Jesus dietro il mancato arrivo del terzino sinistro Reja dalla lontana Spalato dice che per trovare la giusta condizione deve giocare. A Napoli se ne sono accorti anche i più scettici. Maradona c'ha creduto quando qui all'ombra del Vesuvio ancora in molti si domandavano cosa c'aveva visto il Napoli quando l'aveva acquistato. Lo ha convocato e lui l'ha ripagato con un gol dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo.
Poi la strada tutta in discesa per Jesus Datolo, l'ottima prestazione e il rigore procuratosi (poi fallito però) contro la Salernitana in coppa Italia, e il buon primo tempo contro il Palermo, prima che Zuniga lo rilevasse dal campo. Infine Livorno, il ballottaggio vinto col colombiano e ancora una prestazione da ricordare per l'argentino che si sta ricamando sempre più spazio.
Torna, aggredisce e prova la falcata, questo Datolo è una lieta sorpresa per i tifosi azzurri che ancora aspettavano il suo exploit. Un successo che finora avrà galvanizzato anche il presidente, che dopo la gara amichevole con l'Espanyol ne invocava a gran voce l'impiego. Accontentato. Donadoni ne tesse le lodi al punto da non rimpiangere nemmeno più di tanto il mancato arrivo di un mancino tutto fare col passo del centometrista, tanto per intendersi.
Addio Dossena, Molinaro, Castellini o De Ceglie. Anzi, arrivederci, magari a gennaio, quando si saprà con certezza se Jesus è risorto una volta e per sempre.
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