CICLISMO

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19francesco83
view post Posted on 20/9/2008, 09:05




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Jhonny63
view post Posted on 2/1/2009, 21:30




francesco ciao sei appassionato di bici? io lo pratico a livello amatoriale
 
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19francesco83
view post Posted on 2/1/2009, 22:41




Si ci andavo spesso mi piaceva molto.
A livello amatoriale tu,mi fa piacere.
 
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Jhonny63
view post Posted on 3/1/2009, 14:46




IO 'lo pratico da molti anni ho fatto anche gare amatoriali,diciamo ke ho una media di 12/mila km ad anno,negli ultimi anni diciamo ke mi sono limitato di piu ad effettuare qualche granfondo
 
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Jhonny63
view post Posted on 5/8/2009, 10:43




Chissa perche trovano sempre positivi i ciclisti italiani e al tour gli stranieri non vengono mai penalizzati anche contador era nel mirino di quel medico che ha coinvolto basso
 
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enzo7169
view post Posted on 6/8/2009, 09:59




Di Luca: la verità entro venerdì
A Vienna le controanalisi

Conclusi gli esami nel laboratorio parigino di Chatenay Malabry, dove era stata riscontrata anche una terza positività al Giro non confermata dopo un ulteriore esame da parte del laboratorio di Barcellona. Entro venerdì sera l'esito delle controanalisi
 
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enzo7169
view post Posted on 26/8/2009, 18:53




Di Luca: «Metodo laboratorio sbagliato»
L'abruzzese si è presentato oggi da Torri negli uffici della Procura antidoping del Coni: obiettivo dimostrare la fallacità del metodo di analisi: «Ne uscirò pulito»


ROMA, 26 agosto - Trenta giorni di tempo per cambiare l'esito di una squalifica annunciata che di fatto metterebbe fine alla sua carriera da corridore. L'ultima corsa di Danilo Di Luca, forse la più dura della sua vita agonistica, è iniziata oggi negli uffici della Procura antidoping del Coni, dove il ciclista abruzzese è stato ascoltato per circa un'ora da Ettore Torri, che ha convocato il vincitore del Giro 2007 per essere risultato positivo due volte all'Epo ricombinante Cera durante l'ultimo Giro d'Italia.

IL COMPLOTTO - Le controanalisi, anch'esse positive, sono state effettuate nel laboratorio di Chatenay e poi convalidate a Vienna. Una vera mazzata per Di Luca che, secondo le nuove norme in materia di doping, rischia fino a 4 anni di stop. Tra incredulità, contestazione del metodo usato dal laboratorio parigino, voglia di tornare a correre ed un'ipotesi di complotto, è andata in scena negli uffici dello Stadio Olimpico la difesa del "Killer di Spoltore". L'abruzzese ha annunciato di aver ricevuto dal procuratore Torri un mese di tempo per poter preparare al meglio la linea difensiva, in attesa di ricevere dall'Uci la documentazione ufficiale e di procedere ad una perizia di parte, affidata al professor Santo Ferrara. «Non riesco a darmi una spiegazione per le due positività al Giro d'Italia (il 20 e 28 maggio ndr) - ha spiegato Di Luca - Altri quattro controlli sono risultati invece negativi, anche ad un giorno di distanza, davvero non capisco. Sarei un uomo senza cervello ad usare il Cera che resta nel sangue e nelle urine per un mese, ma sono convinto che uscirò da questa vicenda pulito».

IL METODO - La linea difensiva punta a dimostrare la fallacità di un procedimento, quello utilizzato per accertare la positività (validato dall'Uci ndr), che ha già sentenziato casi di falsa positività: «Noi abbiamo grossi dubbi sul metodo utilizzato nei controlli nei quali sono risultato positivo - ha ammesso - Con quel procedimento ci sono già stati casi di falsa positività e io penso che sia così anche nel mio caso».

IL LEGALE - Ad entrare nel merito è poi il legale del corridore, che ha provato invano a chiedere all'Uci, che il campione delle contranalisi fosse analizzato anche in un altro laboratorio, ma come da regolamento, si è vista respingere la richiesta. «Hanno adeguato il metodo che cerca l'Epo nelle urine per trovare il Cera nel sangue - ha detto Ernesto de Toni - Ma la comunità scientifica non si è ancora pronunciata su questo metodo. Noi siamo certi che l'atleta non ha assunto nessuna sostanza, quanto meno volontariamente, e crediamo che questo metodo sia sbagliato».

LA RETROMARCIA - Quel che è certo, ad oggi, è la retromarcia di Di Luca, deciso a tornare al più presto alle corse. «Avevo detto che nel caso la mia positività fosse stata confermata dalle contranalisi mi sarei ritirato, ma adesso ho cambiato idea e sono pronto a scommettere dei soldi che riuscirò nuovamente a correre un Giro». Tra dubbi e certezze, arriva anche per la prima volta l'ipotesi del complotto. «Quello che mi fa pensar male, è che ancora una volta tutto succede poco prima del Mondiale: era una corsa fatta su misura per me. Sto pensando anche all'ipotesi del complotto, ma per affermarlo devo prima avere delle certezze».

COSA ACCADRÀ - Il 2 gennaio dell'anno prossimo Di Luca compirà 34 anni e difficilmente potrebbe ripresentarsi ai nastri di partenza di una gara dopo 4 anni di stop forzato. A questo punto tutto passa nelle mani di Ettore Torri ed in quelle dei legali di Di Luca che si trova davanti ad un altro bivio della sua movimentata carriera: forse l'ultimo.
 
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enzo7169
view post Posted on 26/9/2009, 13:28




Mondiale trionfo azzurro
Oro Guderzo, Cantele terza

Tatiana conquista il Mondiale con uno scatto vincente sulla penultima salita, bravissima Noemi a proteggere la fuga. "Ho coronato un sogno grazie alla squadra che mi ha aiutato tantissimo. Abbiamo dimostrato di essere unite e il gruppo paga". Giornata di vigilia per Cunego: "Per me la pressione non è un problema"



MENDRISIO, 26 settembre 2009 - Tatiana Guderzo oro, Noemi Cantele bronzo. L’Italia trionfa nella gara femminile che ha aperto stamattina le prove in linea del Mondiale 2009. Prima e terza, come a Stoccarda 2007, quando vinse Marta Bastianelli e Giorgia Bronzini centrò il bronzo. L’anno scorso, ai Giochi di Pechino, la Guderzo aveva centrato il terzo posto nella prova in linea. L’Italia femminile chiude così i Mondiali di Mendrisio con tre medaglie: l’oro della Guderzo, l’argento (a cronometro) e il bronzo della Cantele.
Bravo Salvoldi — La Nazionale del c.t. Edoardo Salvoldi, che è il vero artefice del fenomeno rosa in bicicletta e oggi ha conquistato la 79a medaglia dal 2001, da quando è c.t., ha dominato la corsa, resa molto dura dal percorso e dalla pioggia caduta nella notte. Ne ha fatto le spese una delle favorite, la campionessa di Varese 2008, Nicole Cooke, caduta pesantemente al secondo giro nella discesa di Acquafresca e poi costretta al ritiro. Noemi Cantele ha attaccato a tre giri dalla fine, ha costretto le avversarie a inseguire: è stata ripresa a 23 km dalla conclusione, ma la sua azione è stata determinante per indurire le gambe delle rivali. All’ultimo dei nove giri, restano davanti 19 atlete, tutte le migliori a eccezione della Cooke.

la tattica — L’Italia ha le due leader, Guderzo e Cantele. Sulla salita di Acquafresca, 1600 metri che cominciano già a Mendrisio, l’azione che risolve la corsa. Guderzo, 25 anni, vicentina di Marostica, è più scalatrice della Cantele, e parte nel tratto al 12% della salita. Fa subito il vuoto, alle sue spalle rispondono l’olandese Vos e l’americana Armstrong, oro nella crono, più la Cantele. La Guderzo ha 4", poi viene ripresa. Ci prova subito in contropiede la Cantele: raggiunta. E riparte allora la Guderzo, nel tratto finale della salita, meno impegnativo. Dietro tirano la Vos e la Armstrong: all’inizio dell’ultima difficoltà, il Novazzano, la vicentina ha solo 3", sembra che l’azione debba finire, ma la Guderzo rilancia in modo eccezionale. Le avversarie si piegano, in cima ha 18" di vantaggio che le sono sufficienti per trionfare a braccia alzate. Per la medaglia d’argento, la Vos batte la Cantele.

"un oro per tutte" — "Ci ho creduto, ho realizzato un sogno - ha detto la Guderzo -. Dopo il bronzo all’Olimpiade, il mio obiettivo era il Mondiale. Ho realizzato questo sogno grazie alla squadra, che mi ha aiutato tantissimo. Abbiamo dimostrato che eravamo la squadra più forte. Io e Noemi abbiamo centrato un sogno per tutte le ragazze. Sulla salita sono partita per scremare il gruppo che era ancora folto. Rimaste in quattro, abbiamo provato a vicenda io e Noemi, lei è stata ripresa, a me è andata bene. Abbiamo dimostrato di essere unite, e il gruppo paga". Tatiana Guderzo corre per le Fiamme Azzurre/Michela Fanini Record Rox. E’ al quinto Mondiale in linea. Da junior ha vinto l’argento in linea a Verona 2004. In questa stagione si era imposta nel Giro del Friuli.

capitan cunego — Intanto nel ritiro della Nazionale professionisti a Gazzada, gli azzurri di Franco Ballerini affrontano l’ultimo allenamento prima della domenica Mondiale. L’uscita programmata per le 10 di questa mattina rappresenta l’ultimo collaudo per Damiano Cunego e il resta della squadra. Per il veronese si tratta della prima partecipazione da capitano al fianco di Ballan, detentore del titolo. "Vado forte dall’inizio dell’anno, quindi la pressione non rappresenta un problema - ha detto il veronese -. Mi fa paura la Spagna perché ha la squadra più forte".
 
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7 replies since 20/9/2008, 09:05   74 views
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