19francesco83 |
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| Una strana rete ingabbia gli spettatori del San Paolo Invece dei display annunciati, chi si è recato al San Paolo per la prima di campionato ha trovato un’altra novità. Nel settore Curva B è spuntata una fastidiosa rete allacciata alla copertura fino a terra. Sicuramente se ne sono accorti gli spettatori assiepati sul versante prossimo al settore Distinti che non hanno potuto godere per questo di una buona visuale della partita.
Molte proteste si sono levate, anche in virtù del fatto che già dalla curva la visuale è pessima. Di chi è stata la malsana idea? Quella sezione di rete sembra voler preannunciare un’ingabbiatura di tutta la curva B, poi della curva A e, chissà, magari anche i Distinti. Forse per porre rimedio al malcostume del lancio di oggetti in campo che tante multe hanno provocato alla SSC Napoli.
Già, forse è proprio qui il nocciolo della questione: forse è in atto un’ingabbiamento della tifoseria azzurra da parte della stessa SSC Napoli. Ma se è vero che il tiro al bersaglio con bottigliette e oggetti contundenti è atto deprecabile, la soluzione a ciò non può tradursi in un peggioramento del visuale e del confort dello stadio. Lo stesso consigliere comunale del PdL Raffaele Ambrosino ha sollevato la discussione in merito, ammonendo in una nota urgente all’Assessore Ponticelli che nessuno deve pensare di ingabbiare gli spettatori dello stadio San Paolo. Ambrosino ha chiesto a Ponticelli se sia vero che il Napoli abbia intenzione di installare una rete di protezione lungo tutti gli spalti del “catino” dello stadio, per prevenire lanci di oggetti in campo.
Il Consigliere Comunale afferma quanto segue: "La prova effettuata in agosto sul lato della curva “B”, conferma questa sciagurata ipotesi che spero sia già stata accantonata dalla stessa persona che l’ha ispirata". La realizzazione di questo progetto limiterebbe la qualità della visione del campo già penalizzata dalla troppa lontananza per la presenza della pista per l’atletica”.
Insomma, il mistero della rete chiede una risposta e riapre ancora una volta la discussione su uno stadio ormai vecchio e insicuro, lontano anni luce dagli standard europei. Intanto non c’è ancora traccia dei due maxischermi panoramici che uno specifico articolo della convenzione con il Comune di Napoli impone a carico del Calcio Napoli.
E se proprio non ci sono i presupposti perché tale convenzione venga rispettata, almeno si ponga sul tavolo politico-sportivo la discussione circa un nuovo stadio di cui Napoli e il Napoli hanno davvero tanto bisogno.
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