| Solo: bronzo della Adelizzi Fondo, Cleri resta quarto L'azzurra è terza dietro la russa Ishchenko e la spagnola Mengual nel libero: è la prima medaglia iridata italiana di sempre nel nuoto sincronizzato. La Fina accoglie il ricorso statunitense: Crippen, è confermato al terzo posto, il romano giù dal podio
ROMA, 23 luglio 2009 - Beatrice Adelizzi, 19 anni, da Lissone, ha conquistato la prima medaglia mondiale della storia per l’Italia nel nuoto sincronizzato. Si è piazzata terza nel solo libero con 95.500 punti, dietro alla russa Natalia Ishchenko, 98.833, e alla spagnola Gemma Mengual, 98.333. L’azzurra ha battuto vere artiste di questa disciplina come la canadese Chloé Isaac, 95.000, e la giapponese Yumi Adachi, 93.167. Lunedì scorso Beatrice Adelizzi nel solo si era piazzata quarta, che fino a oggi era il miglior risultato di sempre di un’azzurra, migliore anche del quinto posto della Burlando a Perth ’98. Poi aveva aggiunto un quarto posto nel libero combinato e un quinto posto nel duo con Giulia Lapi. Ha incantato in una vasca inondata di luce e di entusiasmo. Ha raccolto 47.667 punti nel merito tecnico e 47.833 nell’impressione artistica. Una prova di alta qualità in cui un giudice l’ha premiata col 9.7: solo Natalia Ishchenko è arrivata al 10.
beata beatrice — "Mi pare un sogno. Non riesco ancora a credere di aver vinto questa medaglia", ha detto Beatrice felice. "Ho dato davvero tutto in questi Mondiali. Ringrazio il pubblico per il calore con cui mi ha sostenuto. Ne ho fatta di strada. Tre anni fa ero arrivata quinta agli Europei, ora sul podio mondiale". Beatrice ha raccolto i frutti di un lavoro durissimo. "Mi alleno 9-10 ore al giorno per 6 giorni alla settimana, con 6-7 ore di lavoro in acqua e 2-3 ore di palestra, pesi, danza, acrobatica", ha detto. Ha colto la terza medaglia per l’Italia dopo i bronzi di Tania Cagnotto e Martina Grimaldi.
cleri quarto — Lo ha fatto un’ora dopo che il Bureau della Fina, accogliendo il ricorso americano, aveva strappato il bronzo a Valerio Cleri nella 10 km, ridandolo allo statunitense Crippen. Il Bureau, che ha 22 membri - 6 assenti: due all’estero, l’egiziano Amin e il giapponese Furuhashi, quattro che non hanno ritenuto di intervenire, Kruchten (Lus), Luyce (Fra), Blanco (Spa) e Aleshin (Rus) - ha visionato per due volte il filmato dell’infrazione e sentito il giudice-arbitro che aveva squalificato Francis Crippen, poi ha deciso di accogliere l’appello, reintegrando l’americano al terzo posto. Dieci i voti a favore, tre i contrari, con tre astenuti, il presidente della Fina Larfaoui, Consolo (Ita) e Neuberger (Usa).
tuffatrici in finale — Tania Cagnotto e Francesca Dallapè chiudono al secondo posto i preliminari del sincro 3 metri e si candidano non solo alla medaglia di bronzo, come era nelle speranze azzurre, ma addirittura a qualcosa di più. Molto bella la loro prova, con due tuffi sopra i 70 punti. Sono seconde sin dal primo tuffo e mantengono la posizione fino alla fine, chiudendo con 316.20 punti, alle spalle delle grandi favorite, le cinesi Guo Jingjing e Wu Minxia (342.90), che danno la conferma di essere irraggiungibili. Dietro le azzurre c’è la coppia russa Pakhalina-Pozdniakova (305.49), sulla carta più forte di Cagnotto-Dallapè, ma indecisa nel terzo tuffo. A seguire, le messicane Espinosa-Sanchez, le canadesi Abel-Rinaldi e le australiane Cole-Stratton. Domani, alle 15.45, la finale. La Cina, intanto, si aggiudica il quinto oro nel trampolino maschile, col campione olimpico He Chong che vince con 505.20 punti, davanti allo statunitense Troy Dumais (498.40) e al canadese Alexandre Despatie (490.30), argento a Pechino. Ma è una gara che rinnova le perplessità sui giudici, che tagliano le gambe all’altro cinese Zhang Xinhua, il migliore di questa finale e meritevole dell’oro, ma penalizzato da unteggi assurdi. Basti pensare che il suo quarto tuffo riceve un 5.5 da un giudice (la britannica Bamber) e 9 da un altro (l’egiziano Hassan), e che in quasi tutte le altre prove, fantastico il quinto tuffo, è sistematicamente danneggiato. Non è una cosa seria.
|