Aurelio Delaurentiis

« Older   Newer »
  Share  
enzo7169
view post Posted on 6/8/2009, 09:31




De Laurentiis, una furia: «Donadoni vuole un esterno? Che lo comprasse lui!»
Il presidente del Napoli contro Donadoni dopo lo 0-0 contro l'Espanyol : «Vuole un esterno? Lo comprasse lui...». Poi affondo su Marino: «Sono cinque anni che non riusciamo a vendere»



NAPOLI, 6 agosto - «Donadoni ha detto che vogliamo acquistare un esterno sinistro? Lo comprasse lui. Se lo compra lui, va bene. Ha carta bianca. Ma io continuo a non capire, per me il calcio è una cosa semplice ma la si vuole complicare a tutti i costi». Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena quando arriva in sala stampa. Gli basta fare una domanda sull’acquisto di un mancino naturale che il presidente diventa rosso in viso, si altera, fa la voce grossa. Ha già esternato ai microfoni di Sky il suo sconcerto per come vengono gestite le cose nel Napoli. Ma va oltre pochi minuti dopo, davanti a taccuini e microfoni: «Non avevamo Zuniga sulla destra per quel problema all’alluce e mi chiedo: perchè non provare Dàtolo che in Argentina giocava a sinistra? Perchè l’abbiamo preso allora? E quale occasione migliore per provarlo dal momento in cui mancava Zuniga? Dàtolo ha una gran voglia di giocare a calcio dopo la convocazione di Maradona. E poi Maggio: che senso ha avuto mandare in campo Grava che fa una fatica enorme a crossare e non schierare in partenza Maggio? Sono anni che sto aspettando due esterni come si deve. Mi fanno comprare tanti giocatori per avere sempre dei ruoli scoperti».

CHE AFFONDO SU DONADONI!
- De Laurentiis ce l’ha con Donadoni ma anche con Marino. «Io caccio i soldi, non faccio il direttore sportivo, né il direttore generale. E stiamo ancora a chiedere di acquistare tizio e caio. Avete visto Rullo nel secondo tempo? Lui è riuscito a mettere dei buoni palloni al centro e invece è come se non fosse nell’organico. E guardate che non mi sto arrabbiando, sto solo esternando le sensazioni di chi si prodiga tanto per rendere competitivo il Napoli».

«GARGANO AVVICINATO IN MODO CAFONE»
- Parla di Gargano, che nel pomeriggio aveva detto al suo procuratore di cercargli una sistemazione lontano da Napoli e sul quale ci sarebbe la Fiorentina: «Ha giocato un gran primo tempo e l’ho visto in gran forma. Una furia. Ma mi risulta che sia stato avvicinato in maniera scorretta e cafona da altri club promettendogli un ingaggio più alto. Così si destabilizza il sistema. Se io volessi un giocatore della Fiorentina non mi comporterei in questo modo. E conoscendo Andrea e Diego Della Valle non credo che loro avallino queste manovre di procuratori e faccendieri. Scorrettezze belle e buone che non mi sognerei mai di fare».

ATTACCO A MARINO -
Prende di mira poi Pierpaolo Marino: «Abbiamo tanti giocatori che potremmo disputare due campionati. Svendiamoli, ho detto al mio direttore sportivo. Sono cinque anni che non riusciamo a vendere un giocatore. Perchè impiegarli ancora quando sappiamo che non ci servono? E perchè non abbiamo portato in ritiro dei giovani della Primavera che mi dicono essere bravi? Adesso basta. Anche la storia della scarsa esperienza internazionale dei nuovi mi ha stufato. Se uno è bravo, lo è anche a vent’anni e noi abbiamo Cigarini, per esempio, che è titolare in Under 21 e candidato alla nazionale maggiore. Chi altro avrei dovuto acquistare per puntare a certi traguardi? Ditemelo voi».

STRISCIONE POLEMICO -
E su uno striscione apparso in curva A, «De Laurentiis buffone»: «Chiedetelo a chi vi capita di intervistare dopo di me» . Poi saluta: «Vado a Los Angeles, ci rivediamo tra un mese». Ma ormai era bufera piena all’interno del Napoli e tutte le responsabilità su Donadoni e Marino, stavolta accomunati da De Laurentiis nelle accuse.
 
Top
19francesco83
view post Posted on 6/8/2009, 22:13




Ma Delaurentiis non ha capito che i panni sporchi vanno lavati al chiuso di uno spogliatoio......è vero lui ci mette i soldi ed ha tutto il diritto di richiamare direttore generale allenatore e giocatori ......ma nn davanti a telecamere e giornalisti......
E in tutto ciò ancora deve iniziare i campionato .....
 
Top
enzo7169
view post Posted on 6/8/2009, 22:19




ho notato che è un'uomo molto impulsivo................ormai sono 5 anni che fà così............(vedi reia)
 
Top
19francesco83
view post Posted on 6/8/2009, 22:52




Oramai non lo possiamo più chiamare uomo nuovo nel mondo del calcio
deve capire che le esternazioni deve farle nelo spogliatoio.
Mo a pescindere se ha torto o ragione,non è mancanza di rispetto per le persone che nomina?
 
Top
enzo7169
view post Posted on 6/8/2009, 22:56




ma quale presidente oggi non fà così(LOLITO..........ZAMPARINI.......)ecc ecc
 
Top
19francesco83
view post Posted on 6/8/2009, 23:27




Vabbè Enzo io nn paragono il nostro Delaurentiis ad un Lotito o uno Zamparini..........
Penso che lui sia un passo avanti......ma avvolte viene meno nelle cuciture ......
 
Top
enzo7169
view post Posted on 19/8/2009, 21:44




"Sogno il Napoli in Champions
ma lavoreremo con calma"

Il presidente Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Sky Sport: "Siamo partiti bene, ora vediamo con Palermo e Livonro, poi faremo un primo bilancio. Regali? Ne ho già fatti tanti. Per Reja la porta del Napoli sarà sempre aperta: è uno di famiglia"


NAPOLI, 19 agosto 2009 - Aurelio De Laurentiis a tutto tondo. Ai microfoni di Sky Sport 24, il presidente del Napoli spazia dai sogni di gloria dei partenopei alle ultime polemiche del pallone italiano (su tutte quella tra José Mourinho e Marcello Lippi).

sogno champions — "Un giorno spero che ci possa essere il Napoli in Champions League - attacca il presidente -, ma dobbiamo lavorare con calma. Siamo partiti bene con la prima partita anche se la Salernitana non è una squadra di A. Ora vediamo con il Palermo e in casa con il Livorno. Poi c'è una pausa di riflessione dove potremo fare un primo bilancio. Chi vincerà? Mi preoccupa la ricerca del trequartista da parte dell'Inter, vorrei dire la Juventus ma credo che la serie A possa riservare sempre sorprese".

basta regali — A chi gli chiede di fare un ultimo sforzo per regalare un altro acquisto al suo Napoli De Laurentiis risponde così: "Ne ho fatti talmente tanti. Non è che sono stanco di farne, ma bisogna anche far venire fuori gli elementi che si hanno. Non si può comprare a discapito di chi già c'è e non ha avuto possibilità di venire fuori. Lasciamo parlare i soloni del calcio che dicono che quello non può giocare a sinistra e quello a destra".

salary cap — "Bisognerebbe parlare con Platini per trovare una direzione e livellare tutti. Anche a livello di contributi, la Spagna non può essere favorità così. Il Salary Cap è una giusta direzione, ma deve essere uguale per tutti. Si potrebbe lasciare nei contratti la possibilità di dare premi ad obiettivi. Quelli che noi ora chiamiamo bonus".

LIBERTA' D'ESPRESSIONE — De Laurentiis interviene anche sulla polemica tra Mourinho e Lippi. "Io sono per la libertà d'espressione. Ognuno poi sceglie il proprio tipo di comunicazione. Lippi fatto un suo pronostico, non credo possa essere criticato per questo. Dall'altra parte Mourinho non ha tutti i torti".

porte aperte — Inevitabile parlare di Edy Reja, l'ex tecnico del Napoli recentemente approdato ai croati dell'Hajduk Spalato: "Mi fa molto piacere, con Edy c'era un discorso aperto. Ma quando vorrà potrà rientrare nel Napoli nel nostro settore giovanile. Con lui c'è un rapporto familiare che non si cancella".
 
Top
giuseppearg82
view post Posted on 20/8/2009, 13:28




presidente ma de ceglie non si potrebbe avere come ultimo regalo????
 
Top
enzo7169
view post Posted on 22/8/2009, 09:18




De Laurentiis al Mattino/ «Voglio un Napoli mitico e Lavezzi e' un campione»
NAPOLI (22 agosto) - «Partita importante, maschia, all'ultimo sangue». Così De Laurentiis, dall'altra parte del mondo, etichetta Palermo-Napoli, la prima di campionato. Lui la vedrà in tv nella casa di Los Angeles. «Sarebbe incredibile se non la trasmettessero in diretta: l'America è piena di napoletani e palermitani».

È la sua quinta stagione da presidente del Napoli ma è come se fosse la prima. Perché sono stati fatti maxi investimenti sul mercato, 52 milioni, e perché questo è il campionato che apre il secondo quinquennio, quello in cui si punta alla consacrazione internazionale del club. Presidente, cosa chiede al Napoli? «Mi auguro che arrivi tra le prime sei.

L'esatto posizionamento sarà definito da una serie di componenti, a cominciare dalle capacità dei nostri giocatori e dal rendimento delle altre squadre: piccoli e grandi club potrebbero creare sorprese». La sua società è quella che ha investito di più, considerando la differenza tra entrate e uscite.

«Ho cambiato allenatore e ho creduto in lui. Dovevo dare a Donadoni una risposta sul piano degli investimenti e gli ho affidato giocatori più che interessanti. Mi aspetto che amalgami e faccia crescere il gruppo e soprattutto che trasmetta ai calciatori, che sono atleti e professionisti, un concetto: devono essere e sentirsi tutti utili.

In questo senso non transigo». Spieghi meglio. «Non tollererò gelosie da spogliatoio: chi si lamenta perché gioca un tempo o perché non gioca proprio. Questi sono discorsi distruttivi soprattutto per i diretti interessati. Ci vuole rispetto dei ruoli e delle decisioni del tecnico: sarò fermo e deciso nell'allontanare i giocatori che non vogliono sposare questa filosofia».

Su questo argomento un mese fa lei è stato esplicito con tutti i giocatori e duro con Lavezzi. Come ha giudicato le successive risposte del Pocho in campo? «Lavezzi è un ottimo atleta e un ottimo calciatore. Ma a Napoli si tende a creare il mito, invece mitica dev'essere la squadra. Non dev'essere un solo giocatore a risolvere i problemi della partita.

Il Napoli può avere molti idoli: Quagliarella, Hoffer, Maggio, Gargano, Bogliacino, quei fortissimi difensori.. Lavezzi, sereno e amalgamato con questo gruppo, si metterà al servizio del Napoli e lo renderà competitivo. Gli investimenti sul mercato consentiranno al giocatore di fare meglio rispetto all'ultimo semestre dello scorso campionato e di essere un vero campione al servizio della squadra».

De Laurentiis non sarà a Palermo, ma i tifosi sì: in trasferta dopo un anno. «Sono contento. Questi ragazzi onorino Napoli e il Napoli con il loro comportamento, tengano alta la bandiera della correttezza e dello sport, sostengano la squadra con amore, passione ed educazione». La Roma avrebbe voluto Santacroce.

«Mi ha telefonato Rosella Sensi per chiedere il difensore. Le ho risposto: mi dai Totti in cambio? La Roma era interessata al prestito di Santacroce ma io non lo cedo né in prestito né in altra forma perché lo considero un campione che non è riuscito ancora a raggiungere i massimi livelli: deve trovare la giusta sintonia tra serenità, età e fisicità».

Il Napoli punta sui giovani. «Anche su quelli napoletani. Il calcio sta cambiando, ci si comincia a rendere conto di quello che dico da cinque anni sui conti necessariamente da far quadrare. Bisogna anche creare in casa i campioni ed ecco perché siamo alla ricerca di un'area dove realizzare sei campi di calcio e palestre per le giovanili.

Prima di volare a Los Angeles mi sono dedicato molto al calcio per le operazioni di mercato e per gli aspetti organizzativi». Ha anche nominato suo figlio Edoardo vice presidente del Napoli. «Ha fatto la gavetta, è cresciuto. Sarà accanto a me e prenderà decisioni importanti per la società». A proposito di progetti: il Napoli avrà un nuovo stadio? «Aspetto la legge sugli impianti sportivi e intanto, da due anni, studio con un pool di architetti se la soluzione più opportuna sia un nuovo impianto o la ristrutturazione di questo.

Io credo che quella del San Paolo, migliorando il piano di mobilità, sia la giusta location. Occorre una modernizzazione graduale, settore per settore, magari da avviare a fine campionato. Io tengo tutto in considerazione, però sarebbe inutile, anzi dannosa, una cattedrale nel deserto».
 
Top
giuseppearg82
view post Posted on 22/8/2009, 10:37




presidente sbrigati a fare gli spazi per i ettori giovanili perchè saranno
le nostre fonti di talenti........
 
Top
enzo7169
view post Posted on 14/9/2009, 13:51




De Laurentiis porta il club al governo
Genoa. Per impegni cinematografici non ha vissuto dal vivo la brutta notte genovese, Aurelio De Laurentiis, ma sarà a Milano venerdì. All'assemblea di Lega che benedirà il nuovo consiglio direttivo. Consiglio di transizione. Consiglio che resterà in carica solo fino a giugno del 2010, che porterà ufficialmente alla scissione tra la A e la B e che quindi segnerà la storia futura dei campionati.

Ma non solo. Anche al Napoli, infatti, il futuro che sta per cominciare riserverà una novità importante. Con Maurizio Beretta presidente-manager in questo nuovo Consiglio ci saranno Rosella Sensi (vicepresidente vicario), Claudio Lotito e Maurizio Zamparini (consiglieri federali), Galliani (presidente della A, eletto il 25 agosto) e poi Pozzo (Udinese), Cobolli Gigli (Juventus), Paolillo (Inter), Lomonaco (Catania), Cellino (Cagliari), Ghirardi (Parma), Garrone (Sampdoria) e il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis.

Ventitrè anni dopo l'ultima volta con Corrado Ferlaino, dunque, il Napoli torna al tavolo delle decisioni. Rimette piede nel salotto buono del pallone. Segno d'una crescita rapida e importante (appena cinque anni fa il club non esisteva più, giocava le sue partite in tribunale e le perdeva pure), cominciata proprio con De Laurentiis e con Marino in serie C. Cinque anni dopo, all'alba del nuovo quinquennio azzurro, al Napoli viene riconosciuto, meglio, restituito un ruolo da protagonista anche nel Palazzo del pallone.

Questione di credibilità riconquistata e riconquistata pure in fretta. «La nomina di De Laurentiis a consigliere di Lega - afferma Pierpalo Marino - è la dimostrazione del prestigio che il club ha saputo gudagnarsi in pochi anni. Ma è anche - continua il dg azzurro - il riconoscimento a una persona che ad un calcio che attraversava un momento critico ha saputo offrire idee e risorse». Una nomina che De Laurentiis sfrutterà ora per provare a spingere il calcio verso frontiere nuove. Partendo da quel principio che ha ispirato dal primo giorno la sua presidenza: «Il calcio è impresa».

Impresa che produce spettacolo e che si fa forte della passione della gente. E quando dice «il calcio è impresa», il presidente azzurro vuol dire che bisogna riportare «l'impresa», ovvero il club al centro del pallone con buona pace soprattutto di calciatori e procuratori, diventati negli ultimi anni i padroni veri del calcio. Insomma, rispetto dei ruoli e dei contratti da una parte e dall'altra lo sviluppo di quel progetto che De Laurentiis chiama «internazionalizzazione» del nostro pallone.

Che vuol dire, sì, vendita dei diritti televisi ma anche ricerca di nuovi mercati e quindi di nuove risorse a cominciare da quel merchandising che rispetto ad altri Paesi e ad altri campionati in Italia ancora stenta a decollare. De Laurentiis venerdì, però, potrebbe anche porre all'attenzione del Consiglio i torti arbitrali di cui è stato vittima il Napoli (già tre rigori contro) in questo avvio di campionato.
 
Top
Giuseppe-82
view post Posted on 14/9/2009, 14:08




speriamo che serva a qualcosa!!!!!!!
 
Top
enzo7169
view post Posted on 18/9/2009, 16:13




Oggi il patròn azzurro eletto consigliere: l'ultimo rappresentante partenopeo fu Ferlaino, 11 anni fa
calcio napoli De Laurentiis fa il suo ingresso in Lega Oggi il patròn azzurro eletto consigliere: l'ultimo rappresentante partenopeo fu Ferlaino, 11 anni fa De Laurentiis NAPOLI - Aurelio De Laurentiis è stato eletto oggi consigliere di Lega. Un fatto storico che sigla la rentrée del club azzurro, al di là delle promozioni dalla C alla serie A, nel club del calcio che conta.

Eh sì, basti pensare che l'ultimo presidente-consigliere è stato Corrado Ferlaino, undici anni fa. L'ingresso a "Palazzo" rappresenta un riconoscimento significativo per il patròn del Napoli. Si spera che il produttore cinematografico possa ripercorrere le orme dell'Ingegnere che, partito da zero, entrò in Lega da consigliere fino a diventare vicepresidente durante il campionato antecedente al primo scudetto.

Fu poi eletto nel '98 a consigliere federale e poi numero due del centro tecnico di Coverciano, nel '98. Compito dei neoconsiglieri, e quindi anche del presidente del Napoli, sarà portare la Lega fino all'appuntamento con la riforma del giugno 2010, data in cui verrà completata la divisione tra Lega di A e Lega di B. C.
 
Top
19francesco83
view post Posted on 19/9/2009, 02:56




Auguri per questa sua nuova avventura presidente
 
Top
enzo7169
view post Posted on 19/9/2009, 09:08




si tanti auguri....e speriamo di essere più tutelati
 
Top
225 replies since 6/8/2009, 09:31   1074 views
  Share