| Under 20, colpaccio Italia Spagna battuta: si va ai quarti Al Mondiale in Egitto, gli azzurrini di Rocca passano il turno con una prestazione maiuscola. Grande protagonista Mustacchio, autore di una doppietta nel 3-1 finale. A segno anche Mazzarani, Fiorillo para un rigore decisivo. Prossimo ostacolo Ungheria o Repubblica Ceca
IL CAIRO, 5 ottobre 2009 - Impresa Italia: la Spagna strafavorita va a casa, gli azzurrini di Rocca vanno ai quarti del Mondiale Under 20, dove attendono la vincente di Ungheria-Repubblica Ceca. E come direbbero gli spagnoli, entrano fra le prime 8 per "la porta grande", con una partita in cui non aspettano, ma attaccano, in cui trovano le individualità offensive, in cui si gioca con un uomo in più per 60’, ma con due rigori contro.
i match winner — Non giocano nella Liga, ma nella nostra serie B. Non li ha scelti Wenger, ma li hanno mandati in prestito Samp e Udinese. Mattia Mustacchio e Andrea Mazzarani fanno fuori la Spagna dei Parejo, Merida e Aaron. Con il pesante contributo di Fiorillo, che para il secondo rigore, quello del possibile 2-2. In sei minuti della ripresa andiamo in paradiso, prima con un tocco sporco di Mustacchio (Ancona) su assist di Mazzarani (Crotone) al 10’, poi con un tocco pulito di Mazzarani su palla buttata in mezzo di Crescenzi, su cui la difesa spagnola dorme. In altri tre minuti scacciamo i demoni Rossi e ci prendiamo i quarti: Fiorillo para il rigore e Mustacchio conclude una partita da mostro col 3-1 in contropiede.
predominio italia — Pare un paradosso, ma nel primo tempo siamo noi che giochiamo e la Spagna che va in contropiede. E non solo perché la squadra di Milla è in dieci dal 28’. La cacciata di Botia (brutto fallo su Mazzarani) aiuta, ma già prima erano gli azzurri, schierati col 4-2-3-1, i più pericolosi. Per tutto il primo tempo sfondiamo bene a sinistra, dove Mustacchio va come un treno (anche se al 41’ si mangia un contropiede con una conclusione debolissima), con l’appoggio di Mazzotta: purtroppo siamo precisi fino all’ultimo passaggio (di solito uno "scarico" al limite dell’area), ma poi Mazzarani due volte e Sciacca una falliscono la conclusione.
spagna di rimessa — La Spagna ci ruba il mestiere, ed è pericolosa soprattutto quando parte in "contragolpe" in velocità con Aaron: la punta del Valencia (in prestito al Vigo), corre come David Villa e ci mette un po’ in crisi, ma per fortuna parte molto arretrato e largo, mentre la punta Nsue è tenuto bene da Albertazzi. I temuti centrali Merida e Parejo sonnecchiano, tanto che il talento dell’Arsenal verrà sostituito dopo poco più di un’ora.
all'inferno e ritorno — Quando Fran esce, sostituito da un Kike che ci farà paura, siamo già sul 2-1: l’Italia trova in sei minuti, fra il 10’ e il 16’, un doppio vantaggio che, con l’uomo in più, pare metterci in carrozza. Ma la traversa di Aaron immediatamente dopo il primo gol, e il rigore trasformato a cucchiaio dallo stesso (fallo ingenuo di Albertazzi su Herrera) 5 minuti dopo il 2-0 ci avvertono che ci sarà da soffrire. Fiorillo ci mette le manone un paio di volte per evitare il 2-2, ma non siamo succubi: sempre da sinistra troviamo un palo di Mazzotta, mentre Asenjo deve inventarsi un miracolo di testa fuori area per salvare su Mustacchio lanciato in contropiede. Poi il secondo rigore di Aaron, la paura scacciata e la gioia finale.
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