| Anch'io mi sono fatta questa domanda diverse volte... Le categorie di femminilità e mascolinità sono categorie dai contorni opachi, qualcuno tenta di delinearli approcciando una descrizione banale fatta di caratteristiche che la donna o l'uomo dovrebbe possedere per essere tale. Io, invece, credo che la grandezza di queste due categorie sia proprio nel non-esserlo: non hanno contorni netti, non sono sistemi chiusi dove o sei dentro o sei fuori. L'essere donna non implica per forza fare attenzione alle scarpe o ai gioielli, non che sia questa una cosa brutta, ma semplicemente non è esaustiva dell'intera popolazione femminile. La bellezza di ogni essere umano risiede nella sua unicità, che ha le sue basi proprio nell'annullamento di ogni categoria che possa "contenerci". Quanto sarebbe "poco" essere donna se risiedesse soltanto in alcuni canoni. Ritornando al tema: dato che la femminilità è qualcosa di molto esteso proprio quanto lo è l'universo maschile, in definitiva è proprio rispetto all'individuo maschile che la donna sarà più o meno "affascinante". Sicuramente ci saranno uomini che tra una donna come me (appassionata di calcio; che se ne frega delle scarpe, dei gioielli e delle marche in generale ecc.) ed una più elegante, ammaliante, sensuale preferiranno la seconda. Questo però non vuol dire che non esista un altro tipo di uomo a cui invece vada più a genio io. Vedo però molte ragazze che "adottano" la passione calcistica (e non penso sia affatto il caso della nostra fedelissima dai 4 anni) per avere più punti di contatto con l'uomo: a volte per avere voce in capitolo, altre per distinguersi, altre ancora per piacere. E' visibile che quella non è vera passione, inutile discuterne. Non sto qui a criticare quelle ragazze, ma a dire loro di credere di più nella loro unicità, smettendo di "adottare passioni" semplicemente per omologarsi. Detto questo, se esistono, e so bene che esistono (pocha.loka ne è un esempio), ragazze la cui passione per il Napoli è frutto di un sentimento forte e sincero, non saranno mai per questo motivo meno femminili, ma aggiungeranno con questo un magnifico tassello alla loro unicità. La passione calcistica non ha sesso, perché è come l'amore: non ha frontiere, è libera, così che tutti possono averla, ma nessuna persona, o categoria, puo' averla in esclusiva.
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