Ancora tu? ma non dovevamo vederci più?

Ciao amici, con la stagione che sa per terminare, e con l'obbiettivo Europa raggiunto, eccoci qui che si inizia a parlare di mercato. Ma quando si parla di mercato si parla anche di mercato in uscita, e come ogni anno il Napoli si ritrova sempre tanti giocatori in esubero da sistemare. Infatti il Napoli conta complessivamente 45 giocatori di proprietà di cui 27 (compresi i primavera) formano l'attuale rosa

PORTIERI: Iezzo, Gianello, De Sanctis, Sepe

DIFENSORI= Campagnaro, Cannavaro, Grava (col contratto ormai rinnovato), Santacroce, Rinaudo, Aronica, Diana, Bruno.

ESTERNI= Maggio, Zuniga, Dossena,

CENTROCAMPISTI= Pazienza, Gargano, Cigarini, Maiello, Hamsik, Bogliacino, Juliano, Liccardi.

ATTACANTI= Lavezzi, Denis, Quagliarella, Hoffer.

Ma a questi vanno aggiunti altri 17 calciatori che sono in prestito o in comproprietà ovvero:

PORTIERI

Nicolas Navarro (River Plate): in Argentina ha giocato come riserva, collezionando appena 4 presenze, subendo 8 gol.

DIFENSORI

Matteo Contini (Real Saragozza): in Liga ha trovato la tranquillità adatta, con 15 presenze in sei mesi (è partito a gennaio) ed un gol. La squadra si è salvata ed il difensore italiano intende rimanere. La società aragonese lo riscatterà a fine campionato. E’ l’unico caso nell’esercito degli “espatriati” azzurri.

Mario D’Urso (Lecco): è dato per disperso, sul sito ufficiale della società lombarda non risulta da nessuna parte, eppure, è lì che il Napoli lo ha mandato. Mistero, ma è certo che riapparirà il 1° luglio, a Napoli.

Luigi Vitale (Livorno): 21 presenze, qualche sprazzo di miglioramento, ma è reduce da una stagione deludente, concluso all’ultimo posto in Serie A. Tornerà a Napoli dove a sinistra c’è il solo Dossena e credo che il giovane stabiese sarà dirottato di nuovo in prestito, in una piazza che gli possa garantire spazio anche se in serie B

CENTROCAMPISTI

Nicolas Amodio (Piacenza): rientra dal prestito dal Piacenza, dove ha collezionato 16 presenze in Serie B. Non è l’uomo adatto per il centrocampo azzurro. Onore ai campionati strepitosi in C1 e B, ma ora deve farsi da parte.

Manuele Blasi (Palermo): rientrerà dopo, 13 presenze appena, quasi tutte dalla panchina. La qualità e l’impegno ci sono, la tifoseria azzurra è molto legata a lui, ma in un centrocampo dove gli uomini abbondano, sarà un bel problema. Da vendere.

Samuele Dalla Bona (Iraklis e Verona): non c’è pace per quest’uomo. Il Napoli lo gira in prestito praticamente a chiunque, ma nessuno lo fa giocare. Quest’anno, ha collezionato 4 presenze, divise tra l’Iraklis (compagine greca) ed il Verona (C1).

Jesus Datolo (Olympiakos): appena 3 presenze in un anno passato in Grecia. Il prezzo del riscatto è fissato ad oltre 5 milioni (il Napoli ne pagò circa 8), ma con la crisi che c’è nell’Ellade, difficilmente sarà riscattato, un giocatore in cui io credo, e amio avviso con le tante partite da disputare tenerlo in rosa non è affatto una pazzia.

Luca Giannone (Lecco): il giovane, classe 1989, fa parte della cinquina di prestiti alla squadra lombarda da parte del Napoli. 15 presenze in Serie C1, si dice che somigli a Foggia. Ma a 21 anni o lo si aggrega alla prima squadra oppure lo si rigira da qualche altra parte.

Daniele Mannini (Sampdoria): giocatore in comproprietà che viene da una stagione positiva in liguria, molto probabilmente verrà riscattato dalla Samp, e il Napoli potrebbe approfittare della situazione per guadagnare denaro fresco da rinvestire o usarlo come pedina di scambio

Cosmo Palumbo (Lecco): l’eterno bambino prodigio ha compiuto ormai 21 anni, era nel giro dell’Italia U-19. E poi? Disperso. Ufficialmente a Lecco, ma anche lui, come D’Urso, non risulta neanche nella rosa della prima squadra, personalmente non lo cederei a titolo definitivo, è un ragazzo che ha numeri e sono convinto che prima o poi esploderà

ATTACANTI

Cristian Bucchi (Cesena): almeno in Romagna gioca: 24 presenze e 4 gol. E speriamo che questa discreta stagione sia utile per cederlo questa volta definitivamente

Camillo Ciano (Lecco): giovane di belle speranze, può essere un’arma in più nel Napoli. Quest’anno 30 presenze ed 8 reti in C1, ragazzo a mio avviso su cui puntare per il futuro magari dopo qualche altra esperienza fuori

Roberto De Zerbi (Cluj Napoca): appena una presenza in Romania. Un’ombra.

Lorenzo Insigne (Cavese): dopo l’esordio in A (due secondi netti in Livorno-Napoli 0-2), ha collezionato 10 presenze a Cava dei Tirreni. Non male

Iñacio Pià (Torino): ha trovato la continuità in Piemonte (15 presenze) ma non i gol (2 reti). Una pallottola spuntata.

Marcelo Zalayeta (Bologna): un campionato mediocre (24 presenze e 4 gol) tra i felsinei, ma sia la Juve che il Napoli, che ne possiedono il cartellino vogliono scaricarlo, e se si andrà alle buste e le rispettive squadre offriranno zero il panteroon sarà a tutti gli effetti di proprietà del Napoli..

Emanuele Calaiò anche lui in comproprietà, l'arciere siciliano viene da una buona stagione a Siena, e a quanto pare il ds Perinetti vuole puntare proprio su i suoi gol per riportare il Siena in serie A

Raga lasciate tanti commenti sopratutto quando (si spera) il Napoli avrà gradualmente ceduto questi atleti

Edited by RaffaeleMarek90 - 12/5/2010, 13:05

Eh sì raffy è una bella gatta da pelare......speriamo bene!

non sono per niente daccordo peppe, io credo che calaiò questa volta verrà ceduto definitivamente al siena

nn kredo denis parta

Denis è l'elemento giusto pr formare la seconda squadra.

Come ogni anno si ripresenta il problema di piazzare gli "investimenti" dell'ex Dg. Datolo piace in Francia, per De Zerbi possibile riconferma al Cluj mentre Navarro non perde gli antichi vizi

De Zerbi, Bucchi, Amodio, Zalayeta, Navarro, Datolo, Pià e ci scuserà qualcuno se nella fretta della compilazione della lista, lo abbiamo dimenticato. In una sola parola lasciti "marini". Il riferimento non è alla brezza salmastra che ci apprestiamo, nuovamente, ad assaporare ma all'odore di bruciato che aleggia senza soluzione di continuità dalle parti di Castelvolturno. Lasciti marini, per l'appunto. Dell'ex Dg che ora si diletta, nelle vesti di opinionista, a scrivere di calcio: a giudicare, legittimamente, chi ha fatto bene e chi no, ciò che andrebbe fatto e ciò che reputa sbagliato, dal suo punto di vista. Un salto della barricata che lo ha trasformato in quello che una volta chiamava "sapientone". Come cambia il mondo.

Peccato che la nuova veste non abbia spazzato via, con un colpo di spugna, gli scellerati investimenti che ha effettutato nei suoi anni napoletani. Quelli rimangono e costano cifre spropositate alla società se rapportati all'utilità che hanno avuto e all'utilizzo che potrebbero avere in chiave futura. Una falla enorme nel progetto tecnico e nella gestione finanziaria del club che non è mai riuscito a tappare se non ricorrendo a prestiti gratuiti con l'effetto boomerang: a fine campionato, difatti, i giocatori sempre là tornavano, nell'oasi dorata in provincia di Caserta, blindati da super contratti pluriennali. Inutile ripetere le cifre, conosciute oramai dai tifosi come le più celebri filastrocche. Quel che conta è che la patata bollente è passata da qualche mese nelle mani di Riccardo Bigon e non sarà facile sbrogliarsene senza correre il rischio di bruciarsi. Ha fatto le prove generali nel mercato di gennaio, capendo alla perfezione la difficoltà dell'impresa. Il pacco, insomma, per una volta lo hanno fatto ai napoletani. Anzi, più di uno.

L'ultimo, in ordine di arrivo, è stato Datolo. Un giocatore di cui ricorderemo la mitica rimonta di Torino e poco altro. Doveva essere l'esterno di sinistra atteso da anni; ora c'è Dossena e tanto basta per capire la bontà dell'investimento. La squadra che si è mossa con maggior decisione sul gaucho è stata il Grenoble ma la retrocessione dalla Ligue 1 francese ha complicato, non poco, la faccenda. Il giocatore non accetterebbe infatti un declassamento. Ad ogni modo, in Francia resta aperta anche la pista Saint Etienne. In Argentina, invece, Datolo piace molto a Boca e Velez ma vi sono due scogli difficilmente superabili: l'ingaggio (ci risiamo) da 900, 000 euro ed il parere negativo del giocatore, che vorrebbe continuare la sua avventura europea dopo il prestito in Grecia. Ne riparleremo. Rimanendo oltre le Alpi, vi è poi da sistemare la questione De Zerbi, che ha vinto il campionato di Romania con il Cluj di mister Mandorlini e, in caso di riconferma, avrebbe la possilità di giocare in Champions League. Qui la questione è semplice: se il tecnico resterà anche l'anno prossimo, ci saranno alte probabilità di conferma pure per il fantasista. Il problema è che, nonostante la vittoria del titolo, la conferma del tecnico italiano non è così scontata per la flessione finale che avrebbe potuto compromettere la lunga cavalcata. Vi terremo aggiornati.

Venendo alle cose di casa nostra, l'unica trattativa che si può definire in tempi piuttosto brevi è quella relativa al Panteron: un rinnovo dell prestito tra Napoli e Bologna, la soluzione più indolore. Difficile parlare invece della situazione dei due "cadetti" Pià e Bucchi, impegnati nella rincorsa alla Serie A con le maglie di Torino e Cesena, anche se non è da escludere una riconferma del brasiliano nella batteria degli attaccanti granata, in caso di promozione. Finito? Nemmeno per sogno. Potevamo tralasciare Nicolas Gaston Navarro? Per carità. Il desaparecido, almeno dal campo, gode di buona salute nella sua Argentina e fa parlare di sè per le epiche gesta fuori dal campo. Niente di nuovo. Risse e sbronze sono all'ordine del giorno mentre le apparizioni su un terreno verde, con la maglia del River Plate, solo un lontano miraggio. Una delle tante operazioni inspiegabili che ora dovrà sistemare Riccardo Bigon con buona pace dei tifosi, dei loro fegati e alla faccia di tutti quelli che, non molto tempo fa, venivano ritenuti sapientoni.

Bella disamina Marek ..........
Bè che dire........
Buon lavoro Bigon ....

fino ad ora sono stati ceduti Bogliacino Hoffer Contini Palumbo Datolo Navarro Bruno

Ma a stù bucchi nisciun o va truann?

li vogliono pure a i nostri bidoni, ma il problema è sempre che gli ingaggi che "il maiale" gli fece a suo tempo nessuno c'è li da